ANCHE I MANDRINI HANNO UN’ANIMA

di Fiammetta Di Vilio, TECN’È Aprile 2011

Impegnata da anni nella revisione e riparazione di qualsiasi  tipo di mandrino, il successo di SMZ consiste nel coniugare la storia e la tradizione della progettazione e lavorazione meccanica di questo organo di  trasmissione essenziale con le più sofisticate tecnologie di controllo. La sintesi tra un’attività di tipo “artigianale” per la cura verso il prodotto e la più avanzata tecnica industrializzata nell’individuazione e risoluzione del guasto ne fanno una realtà unica nel suo genere.

Dalla nascita,avvenuta nel 1992, ad oggi, SMZ si è mossa sul mercato con la tipica intraprendenza dell’azienda “tecnologica” animata da un innato fiuto imprenditoriale. Al momento della sua fondazione ad opera di Georg von Slawik ed Ewald Zech, la business idea che l’ha orientata è la specializzazione nella revisione di mandrini ed elettromandrini per macchine utensili. “Ogni mandino è diverso dall’altro”, spiega il Managing DirectorGeorg von Slawik, “ogni mandrino ha ‘un’anima’, ha una sua peculiarità, una diversa ragion d’essere”.
Lo stabilimento di SMZ è situato a Volpiano, nel cuore della provincia torinese, e, grazie all’efficacia dei servizi offerti, soddisfa in tempi record le esigenze delle macchine utensili di tutti i costruttori nazionali e internazionali. Il segreto dell’efficienza? La grande competenza e la passione per il proprio lavoro. Con sedi anche in Germania e Polonia e 46 addetti complessivamente, vengono revisionati dal Gruppo oltre 2.000 “pezzi” in un anno, 750 dei quali in Italia, con un fatturato globale di 6,4 milioni euro nel 2010. Le parole nascono ad un tempo con le cose che designano. Pensiamo alla “macchina utensile” ed immediatamente associamo al termine un sistema complesso capace di trasformare qualcosa in qualcos’altro dopo un processo nel quale sono coinvolte molte operazioni.
L’industrializzazione ci ha abituati all’idea di macchina, entriamo quotidianamente in relazione con questo mezzo, persino per soddisfare dei bisogni elementari.
Se ascoltiamo Georg von Slawik, immediatamente l’attenzione si sposta dal “grande” al “piccolo”, dal tutto alla parte, per dirlo come si conviene, dal sistema al particolare. “La mia passione per i mandrini è ereditata da una lunga carriera professionale in questo mondo, da Gamfior prima a SMZ oggi. Il rumore del mandrino per me è musica”.
I dati più recenti relativi al settore delle lavorazioni meccaniche hanno rilevato una leggera crescita. La soddisfazione degli operatori per questi riscontri positivi non è tuttavia senza qualche ombra, frutto di qualche eccesso di prudenza o di una memoria ancora viva di periodi meno favorevoli. “Noi affrontiamo il presente nella prospettiva di fornire risposte credibili alle istanze degli utilizzatori. L’efficienza dell’organizzazione –  afferma Georg von Slawik – è ormai un imperativo imprescindibile sia che ci si trovi in un contesto di mercato vivace connotato da alti livelli di produttività e redditività, sia quando, e forse ancor più, c’è una flessione e l’impegno commerciale si fa necessariamente più intenso, soprattutto nell’acquisizione di nuovi clienti”.

ORGANIZZAZIONE EFFICIENTE

“Grazie ad una filosofia vigorosamente orientata al mercato, all’elevata qualificazione professionale del personale e a un know-how tecnologico di prim’ordine, offriamo servizi ottimali per qualsiasi tipo di mandrino ed elettromandrino per fresatura, rettifica, alesatura, foratura, tornitura di tutte le marche. Garantiamo un’efficace assistenza tecnica, che permette un pronto intervento e una riparazione da parte di personale preparato e dotato di strumenti avanzati, che consentono l’immediata identificazione del guasto e una rapida sostituzione della parte”, afferma Adriano Menegazzo, Sales Manager di SMZ dall’agosto 2010, dopo una lunga esperienza in Gamfior e Franz Kessler.
“Cito un dato che può essere molto perspicuo per far capire quanto la nostra organizzazione sia di standard elevato: nel giro di una settimana lavorativa consegniamol’80 % dei prodotti revisionati; grazie a protocolli attentamente studiati e ormai completamente automatici, evadiamo le richieste e provvediamo alle consegne in tempi molto rapidi. Cerchiamo di muoverci in anticipo rispetto alle esigenze dei clienti: non abbiamo mai smesso di attrezzarci per far fronte alle tempistiche contenute e alla qualità dei risultati attesi. Concretamente abbiamo approntato nuovi concetti organizzativi, cercato di instillare una nuova cultura tra tutti i nostri dipendenti, operato dei mutamenti nella struttura con la creazione di nuove aree per l’officina e di nuove responsabilità. Anche la scelta di proporci continuamente su nuovi clienti obbedisce al convincimento che sia opportuno, oltre a coltivare adeguatamente il portafoglio esistente, intervenire capillarmente su chi ancora non ci conosce. Siamo convinti che l’operazione di fidelizzazione ci porterà sicuri risultati e potrà far valere il suo peso in termini di potenzialità e di ‘entusiasmo produttivo’. Ci siamo assicurati l’esperienza e la professionalità dei maggiori esperti del settore per migliorare la qualità di quanto proponiamo”. Anche lo sviluppo della logistica industriale va inquadrato in un’ottica di maggiore qualità del servizio al cliente: dal grande numero di ricambi a magazzino all’espansione delle superfici dedicate al flusso di revisione. Da una superficie occupata di 1.000 metri quadrati, la SMZ Italia passerà, infatti, a breve a raddoppiare la propria estensione produttiva.

UN’AZIENDA DI TECNICI
Visti i risultati raggiunti e le prospettive di crescita, SMZ ha saputo far fronte con successo alle sempre nuove e incalzanti richieste degli utilizzatori. Tutto ciò dipende dalla capacità del  management dell’azienda di ideare strategie efficaci per mantenerne e migliorarne la competitività.“SMZ è in grado di lavorare su un portafoglio di prodotti a 360°. Il nostro know-how – dice Adriano Menegazzo – è il risultato di rigide procedure definite negli anni, dell’uso di macchinari e apparecchiature speciali di elevata precisione, dell’esperienza acquisita nella riparazione di prodotti progettati e fabbricati tutti in modo diverso, secondo filosofie progettuali differenti, proprie di ciascun costruttore. Siamo un’azienda di tecnici. Le figure professionali sono differenti e si completano: dal Responsabile di produzione, Ernesto D’Angelo, in azienda fin dal 1999, al Responsabile qualità, Andrea Piagi, con esperienze in Omlat e Gamfior, al Responsabile tecnico, Giandomenico Revello, con una lunga esperienza in Gamfior, al commerciale, Giuseppe Iasparra e tutti gli adetti che lavorano in SMZ e che hanno operato presso i maggiori costruttori di mandrini ed elettromandrini e che sono, di conseguenza, vicinissimi alle problematiche di queste realtà. Comprendere la ‘criticità’ del mandino significa capire e riconoscere il valore del nostro lavoro: se una macchina si ferma per un guasto, questo comporta tempi morti e costi aggiuntivi. È strategico per l’end user, per i grandi importatori di macchine e per alcuni costruttori di MU rivolgersi dunque a specialisti che, come nel nostro caso, risolvono il problema con la massima efficacia e rapidità. Uno dei nostri plus è la capacità di apportare, se necessarie, modifiche che migliorano la durata e la qualità di funzionamento del componente”. Poiché l’intero processo di revisione avviene in tempi contenuti, sono fondamentali la dotazione di un fornitissimo magazzino di ricambi, la competenza di ciascun addetto alle lavorazioni, la possibilità di eseguire internamente tutte le operazioni di rettifica utili al ripristino delle tolleranze geometriche richieste. Il prodotto, al termine delle operazioni, può essere considerato “nuovo” di fatto. Non è casuale, ad esempio, la scelta di dotarsi di una vasta gamma di cuscinetti universali, perché permette all’azienda di sopperire a tante difficoltà tecniche impreviste, altrimenti insormontabili. “Il certificato di collaudo – spiega Menegazzo – che attesta la riuscita di tutte le operazioni di verifica e controllo è il frutto di un processo rigoroso sulla base di parametri specifici e che riguardano le vibrazioni, le temperature, i livelli geometrici di rotazione. Le specifiche con cui SMZ mette in atto le diverse fasi registrano un livello di tolleranza minore rispetto a quelle utilizzate dal costruttore stesso di elettromandrini. La nostra evoluzione tecnologica procede di pari passo con la complessità del prodotto che ripariamo: prove e aggiornamenti sono all’ordine del giorno per assicurare al cliente il risultato atteso e cioè un prodotto perfettamente funzionante che dura nel tempo. Dato l’articolato flusso di revisione, la nostra mission consiste anche nel diffondere presso i clienti, attraverso iniziative commerciali mirate, la cultura della manutenzione preventiva. Mi riferisco, ad esempio, ad inviti rivolti a clienti specifici e a dimostrazioni in azienda su tutti gli accorgimenti da seguire per non arrivare necessariamente alla riparazione. Definiamo ‘Spindle box’ una nuova attività di promozione in tal senso”.“Un’altra opportunità strategica consiste nella possibilità di acquistare presso di noi ricambi quali cuscinetti, giunti, guarnizioni… Si tratta di un’attività commerciale che fa parte di un pacchetto completo di soluzioni differenziate per avvicinarci sempre di più e meglio ai bisogni dei clienti. Il nostro motto è un prezzo corretto, una tempistica adeguata”.La strategia di business della SMZ segue una precisa metodologia, ossia sviluppare il servizio in stretta cooperazione con il cliente e accompagnare la fornitura con un’assistenza altamente professionale. L’approccio persegue regole ben precise. “SMZ si posiziona all’interno del ciclo di vita del prodotto dell’utente finale e di tale catena costituisce un anello forte, in qualità di fornitore e di partner”.

LA COMPLESSITÀ DEL MANDRINO
Alcuni temi di fondo, come la velocità e la flessibilità di reazione rispetto ai molteplici problemi della revisione, l’aggiornamento tecnologico costante e gli investimenti in apparecchiature e macchinari, sono tutti elementi che ribadiscono la sostanziale criticità e complessità dell’oggetto  “mandrino”. Senza trascurare poi la coriacea difficoltà di un mercato sempre più esigente, che ricerca soprattutto qualità, efficienza e soluzioni personalizzate ai problemi. “Oggi ciò che più conta per una realtà come SMZ – spiega Georg von Slawik -, quello che davvero rappresenta un must, è il contenimento delle inefficienze e dei tempi, che si traducono in una riduzione complessiva dei costi di fermo macchina per il cliente. Oltre alla capacità di ‘fare bene’ c’è un’altra importante sfida da raccogliere. Si tratta di un riassetto della pianificazione e delle strategie che sia funzionale alle esigenze del variegato universo degli utilizzatori; il produttore di macchine utensili si confronta con le richieste di clienti appartenenti a settori diversi e la pluralità degli interlocutori richiede risposte differenziate. Occorre, però, anche evitare una frammentazione incompatibile con la razionalizzazione delle proprie strutture. Attraverso la ‘modularità’ delle nostre severe procedure e l’impiego standardizzato dei sistemi di controllo, SMZ può rispondere ad una differenziata gamma di richieste. La differenza rispetto al passato è significativa e la nostra tendenza è certamente una costante, sensibile, riduzione della tempistica, a tutto vantaggio del cliente”.
Grandemente flessibili, capaci di adattarsi rapidamente al mercato, sempre più orientati alla qualità del servizio. SMZ entra a pieno titolo nel novero delle aziende che hanno saputo porre le giuste premesse di una grande solidità e di un successo confermati e mantenuti nel tempo.

REVISIONE DI QUALITÀ

La prima fase del flusso di revisione, procedura standard che avviene per ogni mandrino che entra in SMZ, è lo smontaggio, operazione che prevede il controllo del motore e delle parti elettriche, l’analisi del guasto, la misurazione dei particolari, la stesura del rapporto tecnico e il preventivo dell’intero servizio. La misurazione di tutti i particolari avviene in camera termostatica per definire al meglio le lavorazioni necessarie al ripristino delle tolleranze o alla riparazione dei danni. Poi c’è la rettifica delle battute di appoggio dei cuscinetti, la rettifica di finitura delle sedi dei cuscinetti dopo la cromatura, la rettifica di finitura del cono dell’attacco utensile dopo la cromatura. L’equilibratura di tutte le parti rotanti è la fase che precede il montaggio e l’emissione del certificato relativo a tale operazione. Durante il rodaggio viene eseguita un’ulteriore equilibratura dinamica. Il precarico dei cuscinetti è la fase di controllo e taratura delle molle di precarico dei cuscinetti. Con il montaggio avviene il collaudo e la misurazione di tutti i particolari rilavorati o sostituiti durante la revisione. Tutti i componenti sono trattati con lavaggio a ultrasuoni prima del montaggio meccanico e del cablaggio elettrico.
Il rodaggio avviene in ambiente termostatico, su banchi di prova appositamente attrezzati con la rilevazione e la registrazione dei dati di temperatura e di vibrazione. Il rodaggio automatico è un’operazione computerizzata in ambiente termostatico, con la rilevazione dei dati di velocità, temperatura e vibrazione. Anche il collaudo prevede diverse fasi: il controllo dell’errore di rotazione del cono attacco utensile; il controllo dell’errore di rotazione con asta a 300 mm; il controllo della forza di trattenimento dell’utensile; la taratura della ruota fonica. Il controllo motori richiede la verifica e la registrazione computerizzata dei parametri elettrici del motore.

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